Oggi e’ entrata una ragazza vestita come Hello Kitty. Anche io, Loredana e Luisa lo siamo, ma siamo pagate per questo. Luisa ha detto di lasciare fare a lei con questa cliente, le ha offerte del te’ e dentro ci ha squagliato l’altra mezza pasticca.
via Hotel Messico
Arriva il personale medico. Entrano in tre e trasportano ossigeno, defibrillatore e una barella. Dopo un veloce controllo delle funzioni vitali, da fuori sentiamo che fanno delle domande agli amici cinesi “Aveva delle preoccupazioni? Era stressato?”.
Non so da chi sia stata orginata, ma sul pianerottolo si sparge la notizia che il vicino ha tentato un “suicidio cinese”. “Sì è lasciato andare”, ci spiega il portiere, “aveva litigato con la moglie, era nel panico per un articolo che non riusciva a scrivere, e allora si è seduto e ha smesso di mangiare e bere”. E con voce cupa aggiunge: “Ad aspettare la morte”.
Io ho sentito parlare di medicina cinese, di tortura cinese anche, ma sto suicidio cinese mi giungeva molto nuovo. “Povero ragazzo”, commenta la padrona di casa. “L’avevo sentito pochi giorni fa”
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Se sulla scheda elettorale ci fosse il logo della Nike, a quest’ora ci sarebbe una scarpa a Palazzo Chigi.
via Hardcore Judas [via IN COMA È MEGLIO (via addictions)]
Per chi non lo sapesse, Monte Caprino – in centro a Roma, a due passi dal Campidoglio – è uno dei luoghi storici degli incontri notturni nella capitale e ha sempre offerto, come ci ricorda Stefano, almeno l’occasione di parlare e socializzare per tanti gay “velati” che non hanno il coraggio o la voglia di affrontare i locali gay o gay friendly.
Già qualche anno fa era stata realizzata la pesante cancellata che circonda tutto attorno il parco, ma all’improvviso sono stati apposti – solo di notte – i lucchetti ai cancelli, impedendo di fatto gli incontri e le conoscenze.
via Queerblog
