Chiaro che qualcosa bisognava dire: tutti i giornali avevano
messo in risalto, all’epoca, il reperimento di immagini pedofile sul PC
di questo prete. E quindi, che ci dice La Stampa? Che era solo “un’accusa in più”
(in mezzo a tutti i vaneggiamenti ricattatori di questo ragazzo, che
però non sono calunniosi) e che era da archiviare perché… sì, il prete
aveva l’hard disk pieno di immagini pedopornografiche, e le guardava
regolarmente, immagino seduto sul divano fumandosi un sigaro, così per
passatempo. Ma “non è pacifico” che il fatto di possedere e guardare immagini pedopornografiche sia un reato.
via Near a tree