In uno dei miei ultimi post ho scritto: “Vogliamo dimenticare che il
caso Galilei fu istruito sulla lettera della Scrittura nel punto in cui
Giosuè chiede a Dio di fermare il Sole? I risultati degli studi di
Galilei smentivano la Scrittura, questo è tutto, c’era bisogno che
ritrattasse”. Devo ritornarci sopra perché un commentatore anonimo,
insieme ai soliti insulti, mi muove l’accusa di aver semplificato
troppo la faccenda, con l’evidente intento – dice – di “alimentare la
«leggenda nera» di una Chiesa avversa al progresso scientifico”. Mi
armo di buona pazienza per cercare di dimostrare a questo cretino che
la «leggenda nera» è realtà storica. Lo faccio riportando parte di una
lettera che Galileo Galilei scrisse a Benedetto Castelli nel 1613
via Hardcore Judas (via malvino)